C) Il Direttore del Museo Indio di Rio
de Janeiro osserva placido il nostro
spettacolo, quasi senza reazioni, ma
puntiglioso analizza le esplosioni emotive
dei vari ceppi indigeni che sono mischiati
assieme al pubblico, nella scalinata
davanti alla Casa dei Canti che ospita l'arte
indigena nel Festival!
Dopo lo spettacolo avviene il miracolo
(probabilmente meritato da una congiunzione
di forze, tra lo spettacolo, le nostre energie, e
soprattutto la verità del
progetto e dalla storia di Ygramul) :
ci invita ufficialmente a portare lo spettacolo
nelle sale del Museo di Rio de Janeiro
a metà Agosto, ove potremo ricostruirlo
in maniera integrata e importante con alcuni
capi Guaranì Kaiowà della regione.
Mentre lo ascolto mi sento pieno di orgoglio
e contemporaneamente mi vergogno delle mie
origini! Ancora una volta sono stordito da come
il valore del nostro lavoro e del progetto Ygramul
sia del tutto invisibile in Italia e a Roma, e di come
in paesi come questo l'Arte sia premiata, protetta,
garantita! In una mattinata, senza neppure dover
frequentare chissà quali salotti borghesi o doverci
piegare a compromessi inaccettabili, ecco che arriva
un mecenate, che finanzia il nostro progetto e lo migliora,
persino lo potenzia!
Maledetta politica italiana... mi torna indosso
la memoria fisica del caloroso abbraccio donatomi dal
grande Maestro di Commedia dell'Arte Carlo Boso,
quando dopo il Seminario condotto da noi a Teatro,
mi ha salutato con stima dicendo : "Resisti!"
Saremo ospiti 5 giorni a Rio de Janeirooooo.......
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