Il mio sintetico diario NON riesce a stare al ritmo delle mille cose piccole e grandi che ci accadono... l'Agenda intensa di incontri e spettacoli ci trascina in un turbinio (o meglio un vortice patafisico) di periferie urbane emozionanti, di associazioni in lotta, di persone straordinarie... Ieri un viaggio lontano con la Combi (pulmino) cigolante in una terra negra (un Quilombo sperduto tra le verdissime colline di Belo Valle). Ci accoglie l'orribile storia nera della schiavitù, con la fame, le violenze, i diritti infranti e la sottomissione di un popolo glorioso e solare come solo l'Africa può essere. Le lacrime si affacciano mentre i bambini danzano Capoeira e un vecchio malmesso crolla a terra con le gambe legate ed un bambù issato in spalle (per inscenare l'orrore dello schiavismo). Facciamo lo spettacolo a disagio, con un senso di colpa soffocante, mentre gli spiriti dei tanti schiavi qui svaniti ci osservano e le pietre della vecchia Fazenda dei Padroni brillano amichevoli (indicandoci fratelli di un universo europeo e bianco rinnegato). Oggi tutto di corsa, prepariamo i bagagli e ci apprestiamo al trasloco, per spostarci di casa e viaggiare (questa notte, in 12 ore di pulman) verso la terra Maravilha del Capo Indio Maxakalì Toninho. Staremo in Aldeia da domani fino al 6 Agosto... quindi nessun contatto, nessun sms o legame (eccetto che con il Polo della Salute della cittadina di Santa Elena). Ci risentiamo tra una settimana, quando potremo raccontare delle Danze, dei Canti, degli spettacoli e soprattutto dell'incontro con l'universo del "popolo della foresta"... gli indio.
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