domenica 22 luglio 2012

VIII° Diario di Viaggio - 22 Luglio A)

Alcuni giorni frenetici e rivoluzionari, in un 

turbinio di eventi 'turistici' (di una bellezza 

unica come le città di Ouro Preto e Diamantina), 

e di accadimenti artistici imponenti (come la nostra

partecipazione al Festival d'Inverno di Diamantina, 

l'offerta di lavoro da parte del Direttore 

del Museo dell'Indio di Rio de Janeiro e

l'invito ufficiale del Capo Maxacalì nella sua Aldeia...). 

E' difficile raccontare in poche righe le molte 

cose accadute, quindi, come sempre nei miei

BLOG di resoconto di viaggio, mostrerò alcuni

appunti, degli scorci poetici e schizzi del viaggio.

Credo che il lettore lontano,

accompagnato dalle bellissime foto di Fabio

Barbati che colgono gli istanti di potenza

di Ygramul in viaggio, potrà comunque

immedesimarsi e comprendere il valore di tutto

quello che ci sta accadendo...

A) Ouro Preto : Passeggiamo per le ripide vie

aciottolate di un paesino alla europea, con tutto

il sapore degli agglomerati di montagna, ma i

colori e il calore del Brasile. Luogo di miniere,

schiavi e povertà, che si rivalgono sul ricco

turista in visita sbeffeggiandoci con

case in legno giocose e colorate,

con scalpellini alla continua produzione di monili 

e soprammobili sgargianti... e con un paesaggio 

da far west dei fumetti bonelliani. Vediamo le 

chiese di legno e pietra, avvolti da un barocco da

strappare le lacrime, in ori e argenti, puttini 

espressivi e iperrealisti, santi paesani e 

sculture dalla fattura unica del grande artista

mineiro Alejadinho. La sera, come se l'arte di 

questo luogo non ci avesse sfamato abbastanza, 

ci appisoliamo su un prato per vedere lo spettacolo

di "Romeo e Giulietta" creato dal Galpao 20 anni fa:

STUPENDO e direi quasi PERFETTO! Tra clowns 

shakespeariani, canzoni coinvolgenti, trampoli, 

orchestrine brasiliane, giochi e lazzi adatti al miglior

gusto elisabettiano fuso alla miscela esplosiva

del Brasile. Ecco la "Luna" di Ygramul... quello che, 

senza perdere la nostra caratteristica unica di 

ricerca esoteatrale e di dinamica di viaggio

antropologico, vorrei fosse il nostro obiettivo

estetico di maturità, d'umanità e di professionalità!

Saremo in grado?!? Io credo di sì e ci sto provando   

1 commento:

  1. ...chissà perché ho la vaga sensazione nelle ossa che questo "Giulietta e Romeo" finirà in qualche modo sulla strada della Tempesta... come tutto il resto del viaggio, ovviamente.
    ^_-

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